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Il 24 ottobre ricorre la festa di San Luigi Guanella, il sacerdote valtellinese canonizzato qualche anno fa, che per “fare il bene per il bene”, come amava dire, istituì, tra la fine dell’ottocento ed i primi del novecento, in Italia e nel mondo centri di accoglienza per gli “ultimi”.
Spesso, però, sfugge l’esatta, la reale dimensione di chi sale agli onori dell’altare. Per molti, ormai, purtroppo, nella maggior parte dei casi, il tutto rimane circoscritto a poche righe o minuti dedicati dai media ad una notizia dal Vaticano in una domenica qualsiasi dell’anno. La verità è che dietro quei nomi, a volte, poco noti ai molti, si nasconde una vita vissuta all’insegna della carità vera e non di apparenza. La dimostrazione palese che tanti uomini e donne che scelgono la via del Vangelo, strada irta, di dolore, di sacrificio, di abnegazione, di dedizione al prossimo, senza spazi per la gloria…
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